Il caso:
L’inchiesta “Doppia Curva” della procura milanese avente ad oggetto le tifoserie di Inter e Milan ha portato all’attenzione della cronaca la possibile condotta estorsiva delle curve ultras delle due squadre nella vendita di biglietti per le partite, nella gestione dei parcheggi intorno allo stadio di San Siro e nella vendita di bibite e gadget allo stadio, in aggiunta ai più tradizionali comportamenti violenti come risse e pestaggi. L’inchiesta era stata avviata nel 2018, ma è tornata alla ribalta nelle ultime settimane in seguito ad alcuni sviluppi particolarmente eclatanti.
Con riferimento alla tifoseria interista, infatti, nel mese di settembre Andrea Beretta, membro di spicco della curva Nord, uccideva Antonio Bellocco, figlio e nipote di boss della ‘Ndrangheta, dopo un’accesa lite riguardante contrasti nella spartizione degli affari criminali. Da quel momento, i due capi della tifoseria, Marco e Gianfranco Ferdico, avrebbero sostenuto da un lato l’ascesa ai vertici della curva di Antonio Bellocco, e dall’altro l’affidamento alla famiglia Bellocco della gestione degli affari.
Le indagini hanno subito di recente una svolta grazie alla decisione di Beretta di pentirsi e di collaborare (con annesso striscione di protesta della tifoseria interista).

Le reazioni:
Lunedì 30 settembre 2024, Domenico Santoro, giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, ha ordinato la custodia cautelare in carcere di sedici persone e gli arresti domiciliari per altre tre.
La reazione politica non si è fatta attendere: la Commissione Parlamentare Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, ha chiesto e ottenuto accesso agli atti dell’inchiesta e ha creato un comitato speciale incaricato del caso, procedendo all’audizione dei dirigenti dei club coinvolti Giuseppe Marotta e Paolo Scaroni.
I precedenti:
Non è la prima volta che la Commissione antimafia si occupa degli intrecci tra calcio e criminalità organizzata. Risale al 2017, infatti, l’approvazione della Relazione finale su mafia e calcio1, che individuava i tre ambiti calcistici oggetto di infiltrazione mafiosa: la sicurezza negli stadi e gli scontri tra tifosi, la proprietà delle società di calcio e il riciclaggio di illeciti economico-finanziari attraverso i club, e, infine, il rapporto con i singoli calciatori.
La situazione sembrerebbe peggiorata dalla pandemia, che ha aperto una voragine finanziaria nell’economia calcistica fornendo così alle mafie un’opportunità di sfruttare la fragilità del settore.
I precedenti di questo rapporto pericoloso tra associazioni mafiose e calcio sono innumerevoli e risalgono addirittura agli anni ’80. L’organizzazione criminale più attiva è la ‘Ndrangheta, coinvolta, infatti, anche nel caso Doppia Curva.
Alcune delle indagini più eclatanti hanno avuto ad oggetto le presunte infiltrazioni nel Crotone Calcio, dal 1997 al 2007, poi terminate con delle assoluzioni, nonché il controllo del commercio illecito di biglietti (bagarinaggio, ndr) della Juventus, finito con la condanna penale di esponenti della cosca Pesce Bellocco e la condanna sportiva di alcuni dirigenti juventini.
Tuttavia, la ‘Ndrangheta non è la sola ad avere – o reclamare – un ruolo nel calcio: uno dei casi più noti in argomento riguarda sicuramente i rapporti tra Diego Armando Maradona e i Giuliano, il clan camorristico di Napoli; nonostante le autorità giudiziarie non approfondirono mai la vicinanza tra il pluripremiato calciatore e la famiglia mafiosa, ci sono varie immagini e testimonianze che la attestano.

Il calcio in Italia: strumento sociale, economico e politico:
Le modalità attraverso cui la criminalità organizzata riesce ad infiltrarsi nel mondo del pallone distoglie l’attenzione da un altro legame, ben più profondo, che unisce calcio e malavita ad un terzo elemento: la politica. Non c’è da sorprendersi se in un paese in cui l’intensità del calcio come fenomeno di massa raggiunge un livello quasi religioso, il potere politico ed economico tentino di avvicinarsi a questa risorsa.
Ciò ha senza dubbio generato un voluminoso flusso di benefici: consensi e apprezzamento da una parte, finanziamenti ed intraprendenza economica dall’altra. Allo stesso tempo, tuttavia, il sistema calcio si è ritrovato inevitabilmente invischiato nelle dinamiche economiche e politiche delle istituzioni, sportive e non solo: ciò ha limitato spesso l’indipendenza delle leghe calcistiche e delle federazioni sportive, già protagoniste di feroci scontri per ottenere maggiore autonomia o, al contrario, rafforzare il proprio controllo su questioni chiave, come l’organizzazione dei calendari o l’assegnazione dei diritti televisivi.
È dunque una naturale conseguenza il fatto che, in un contesto di confusione generale, da un lato il progresso sia paralizzato, e dall’altro non vengano presi provvedimenti sufficientemente stringenti contro episodi di corruzione ed infiltrazioni mafiose.
Gli interventi:
L’inchiesta Doppia Curva non è la prima indagine che dimostra l’esistenza di un sistema di infiltrazione tra figure del mondo del calcio e membri della criminalità organizzata. In effetti, sono già state adottate misure nel corso degli anni per contrastare i diversi fenomeni di ingerenza esterna che possono verificarsi in questo contesto: dalle scommesse illegali, al cosiddetto match-fixing (la manipolazione delle competizioni sportive, ndr) fino all’assegnazione illecita di appalti.
Come indicato nel focus sulla corruzione nello sport realizzato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, realizzato nel giugno di quest’anno, sono già presenti enti preposti ad affrontare questa piaga nelle sue diverse manifestazioni: in particolare, l’Unità Informativa Scommesse Sportive (UISS) e il Gruppo Investigativo Scommesse Sportive (GISS), operativi dal 2011, monitorano le scommesse anomale e coordinano le indagini sulle infiltrazioni mafiose. Queste ed altre divisioni fanno parte di una rete di monitoraggio che si estende anche a livello internazionale, ad esempio instaurando solide collaborazioni con l’Interpol Match-Fixing Task Force e aderendo ad iniziative come la Convenzione di Macolin, in vigore dal 1 settembre 2019.
Cosa fare:
Perché queste situazioni continuano ad emergere? Le cause sono principalmente due: le tensioni all’interno delle istituzioni sportive, che continuano a stagnare favorendo l’ingerenza di chi promette soldi facili e veloci, nonché la mancanza della piena collaborazione delle società in tutti gli ambiti delle indagini.
Per arginare definitivamente il fenomeno sono dunque necessari nuovi interventi. In particolare, bisognerebbe rafforzare la collaborazione tra le istituzioni sportive e quelle giudiziarie, promuovendo una condivisione rapida delle informazioni e l’adozione di tecnologie avanzate per il monitoraggio delle transazioni finanziarie; ciò costituirebbe un passo decisivo nell’affrontare il problema del coinvolgimento delle società. Allo stesso modo, il documento realizzato dal Ministero dell’Interno raccomanda una campagna di promozione della trasparenza finanziaria nei club, con controlli più stringenti su proprietà, sponsorizzazioni e trasferimenti di denaro.
Tutti questi propositi, tuttavia, si dovranno reggere su un presupposto fondamentale: il raggiungimento di un accordo tra i diversi livelli delle autorità calcistiche e dello sport italiano in generale.
Solo in questo modo sarà finalmente possibile trovare un equilibrio vantaggioso per tutte le parti coinvolte portando il calcio italiano, insieme alle sue enormi potenzialità di sviluppo, al centro del dibattito.
NOTE:
1 Documento n. XXIII, n. 31.
BIBLIOGRAFIA:
Michela Morsa, Inchiesta “Doppia curva”, Inter e Milan “sudditi” degli ultras: pressioni su Inzaghi per i biglietti, Euronews, 2024, https://it.euronews.com/myeurope/2024/10/01/inchiesta-doppia-curva-inter-e-milan-sudditi-degli-ultras-pressioni-su-inzaghi-per-i-bigli
Domenico Esposito, Inter e Milan, interviene la politica: la Commissione Antimafia convoca i club e l’indagine si allarga ad altre curve, Virgilio Sport, 2024, https://sport.virgilio.it/inter-e-milan-interviene-la-politica-la-commissione-antimafia-convoca-i-club-e-l-indagine-si-allarga-ad-altre-curve-882177
Stefano Marco Mainini, Inchiesta doppia Curva: Inter e Milan ed il Modello 231, Mainini & Associati, 2024, https://www.studiomainini.com/inchiesta-doppia-curva-inter-e-milan-ed-il-modello-231/
Matteo Castagnoli, Inchiesta ultrà, Danilo Cataldo resta in carcere: il braccio destro di Luca Lucci accusato di tentato omicidio, Il Corriere della Sera, 2024, https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/24_ottobre_19/inchiesta-ultra-danilo-cataldo-resta-in-carcere-il-braccio-destro-di-luca-lucci-accusato-di-tentato-omicidio-b835c602-7da0-43e1-aba3-2b7821f65xlk.shtml
Egle Patanè, TS – Caso ultras, creazione di un Comitato Speciale all’orizzonte: interrogherà Marotta e Scaroni, Internews.it, 2024, https://www.fcinternews.it/focus/i-ts-i-caso-ultras-creazione-di-un-comitato-speciale-all-orizzonte-interroghera-marotta-e-scaroni-968703
Daniele Onori, La mafia nel pallone: il clan alla conquista del calcio, Centro studi Livatino, 2024, https://www.centrostudilivatino.it/la-mafia-nel-pallone-il-clan-alla-conquista-del-calcio/
Redazione, La Serie A spaccata sulla riforma FIGC: le fazioni nello scontro, Calcio e Finanza, 2024, https://www.calcioefinanza.it/2024/10/30/fazioni-scontro-lega-serie-a-de-laurentiis-lotito-marotta/
La corruzione nello sport, Dipartimento della pubblica sicurezza – Direzione centrale della polizia criminale – Servizio analisi criminale, 2024, https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2024-07/focus_corruzione_nello_sport.pdf
In vigore dal 1 settembre la Convenzione di Macolin, Dipartimento per lo sport – Presidenza del Consiglio Dei Ministri, 2024, https://www.sport.governo.it/it/notizie/in-vigore-dal-1-settembre-la-convenzione-di-macolin/
Matteo Minafra e Benedetta Traversone