//La Legge La Torre, “Vendetta” e le misure di prevenzione

La Legge La Torre, “Vendetta” e le misure di prevenzione

La legge 13 settembre 1982, n. 646 (detta anche legge Rognoni-La Torre), è dalla sua emanazione uno dei principali strumenti di lotta alla mafia, in particolare dal punto di vista economico. Semplificando, è attraverso questa legge che la magistratura può sequestrare, in maniera preventiva, beni mobili ed immobili di soggetti associati alle associazioni criminali di stampo mafioso. L’obiettivo di Pio La Torre, primo firmatario ed ucciso ancor prima che la legge potesse veder luce, era quella di attaccare la mafia là dove aveva i propri maggiori interessi: gli affari economici. A questo fine si aggiunge quello di restituire al territorio ed alla comunità quei beni e quella ricchezza indebitamente sottratta alla collettività.

Questo strumento, fortemente temuto dalle organizzazioni criminali, è al centro della nuova (mini)serie Netflix, “Vendetta: Guerra nell’antimafia”. Silvana Saguto, ex presidente della sezione delle misure di prevenzione cautelare di Palermo, la sezione “incaricata” dell’applicazione della legge La Torre, è la protagonista insieme a Pino Maniaci, giornalista conduttore televisivo di TeleJato, di una storia in cui, come molte in Sicilia, i contorni tra bene e male, tra luci e ombre, non sono sempre ben definibili.
Può una legge pensata per combattere la mafia generare illeciti proprio dove la mafia viene combattuta di più? Qual è e quanto è profondo il ruolo dei giornalisti nella lotta alla mafia e nel “controllo” del potere istituzionale? Queste ed altre le riflessioni principali della serie, disponibile su Netflix.

di Vincenzo Carraturo