//‘Ndrangheta in Lombardia, evoluzione di una S.p.A. italiana

‘Ndrangheta in Lombardia, evoluzione di una S.p.A. italiana

Espansione della ‘ndrangheta con focus sul Nord Italia, zona in cui l’organizzazione si è infiltrata in maniera silente già a partire dagli anni ’50 e con forza negli ultimi decenni. Attratta dal settore edilizio, dei trasporti e movimento terra.

Diffusione e attività prevalenti

La ‘ndrangheta, forse la più potente organizzazione criminale del mondo, nata in Calabria e espansa in tutto il globo tanto che ad oggi è stata certificata la sua presenza in 30 nazioni con 400 cosche e circa 60000 affiliati, ha subito una forte crescita a partire dalle sue origini. In principio l’organizzazione nacque nella provincia di Reggio Calabria, con le attività prevalenti di sequestri, estorsioni e usura ma nel corso degli anni ad esse si sono aggiunte il traffico internazionale di stupefacenti, che ad oggi rappresenta il business più redditizio per le ‘ndrine, traffico di armi, prostituzione, gioco d’azzardo e molte altre.

Per riciclare e reinvestire tutti i proventi ottenuti la ‘ndrangheta si è sempre più ammodernata tanto che ad oggi la sua presenza invisibile si poggia su un numero infinito di investimenti: per fare degli esempi è stata accertata la sua presenza nella costruzione dei padiglioni di Cina e Ecuador per Expo 2015, così come per la tratta ferroviaria che collega i terminal di Malpensa oppure, per uscire dal settore dell’edilizia e trasporti, un miliardo di euro di obbligazioni emesse da società riconducibili all’organizzazione sono state emesse nella borsa e acquistate da alcune tra le più note banche e fondi di investimento. Ciò è possibile grazie alla forte influenza che l’organizzazione esercita sulla penisola italiana e nei territori in cui, nel corso degli anni, essa si è sviluppata grazie all’emigrazione delle famiglie criminali. La figura stereotipata del mafioso italiano con la lupara e la coppola non si addice più al moderno ‘ndranghetista, che oggi si può trovare in Canada, Germania o America Latina e in modo silenzioso gestisce più attività, lecite o meno, grazie a legami nel mondo della finanza, della politica e in tutti quegli ambiti che gli siano di interesse. È proprio questa la caratteristica che differenzia la ‘ndrangheta da altre organizzazioni criminali, essa è stata in grado di espandersi dal proprio territorio di origine, a cui gli affiliati rimangono in ogni modo molto legati, infiltrandosi nel tessuto sociale in maniera impercettibile. Non ricorre spesso ad omicidi efferati come Cosa Nostra se non per rari casi quale la famosa strage di Duisburg, in Germania, nella quale sei presunti affiliati a una cosca persero la vita in un agguato davanti ad un ristorante italiano. A parte questo fatto, che fece molto scalpore perché portò alla luce la presenza dell’organizzazione in Germania, sono rari i casi in cui la ‘ndrangheta fu sotto i riflettori.

Come già detto, la ‘ndrangheta è arrivata in tutta Italia, o più precisamente in tutte quelle zone che le sono sembrate redditizie per svolgere i propri interessi, e tra queste vi è la Lombardia o più precisamente Milano e il suo hinterland. Qui sono state documentate infiltrazioni già a partire dagli anni 50 che si sono in seguito intensificate. I territori target sono le province di Milano, Lecco, Brescia, Pavia, Como e Varese. Il nord Italia rappresenta ad oggi un’opportunità, le attività che più attirano gli ‘ndranghetisti sono l’edilizia, il movimento terra e la gestione dei rifiuti. È proprio il settore edile a rappresentare l’investimento più rilevante in Lombardia tanto che sono state riscontrate in un solo anno 253 infrazioni a fronte di 319 denunce riconducibili a estorsioni mafiose o appalti truccati, ma nessun arresto. Peggio solo la regione Campania, con poco meno del triplo di infrazioni.

Presenza della ‘ndrangheta in Lombardia

Il complesso residenziale di via Guido Rosa, nel comune di Buccinasco, soprannominato la Platì del nord Italia per l’ingente emigrazione di famiglie calabresi, è stato costruito secondo gli inquirenti da aziende in contatto con la ‘ndrangheta che hanno utilizzato il territorio come discarica abusiva. Sono state ritrovate sostanze nocive come idrocarburi, terra mista a gasolio, eternit, rifiuti e blocchi di cemento dalle rilevazioni nel sottosuolo che hanno contaminato la falda acquifera. Le abitazioni sono state però completate nonostante tutti sapessero che a lavorare all’interno dei quartieri fosse imprese legate alla ‘ndrnagheta e ad oggi i cittadini che hanno acquistato gli appartamenti non possono più fare nulla, se non evitare di utilizzare l’acqua proveniente dai rubinetti delle abitazioni o tenersi alla larga dal terreno.

Anche a Desio, alle porte della Brianza, sono state riscontrate infiltrazioni mafiose tanto che nel novembre 2010 la pressione dell’inchiesta ha portato la caduta della giunta pdl-lega, accusata di essere stata per troppo tempo sorda alle denunce sulle possibili relazioni politico-mafiose coinvolte soprattutto nel settore edile. Sempre nel 2010 l’ex assessore regionale lombardo Domenico Zambetti aveva promesso alle ‘ndrine l’aggiudicazione di appalti e altri lavori, in cambio di un appoggio alle elezioni amministrative e dopo aver pagato 200 mila euro. Zambetti è stato condannato a sette anni e mezzo per voto di scambio e concorso esterno in associazione mafiosa.  

Una vera e propria S.p.A

Questi sono solo alcune prove della forte presenza della ‘ndrangheta, principalmente nell’ hinterland milanese, che se non fosse un’organizzazione criminale sarebbe da studiare al pari di altre multinazionali come McDonalds o Amazon per la sua capacità costruire un impero partendo da paesini con poche migliaia di abitante nell’Aspromonte calabrese. Vi è una perfetta simbiosi tra rispetto del territorio da cui le famiglie provengono, a cui sono molto legate e in cui continuano a mantenere un forte controllo attraverso reti parentali e matrimonio combinati per rafforzare le alleanze, e tendenza a muoversi verso regioni e paesi più ricchi che possano alimentare le ricchezze accumulate con i proventi illeciti attraverso nuove attività e investimenti, sempre più sofisticati, di riciclaggio.

Proprio per questo la ‘ndrangheta può essere paragonata ad un S.p.A. italiana, con una vera e propria strategia di business e bilanci che se esistessero avrebbero dei ricavi miliardari. Si stima infatti che ammontino a cifre che oscillano intorno ai 50 miliardi con il solo traffico della droga che pesa per poco più del 50%. Cocaina per la precisione, grazie ad accordi con i cartelli della droga colombiani e messicani da cui ottengono per primi la droga rispetto a tutte le altre organizzazioni.

di Andrea Giuffredi

Fonti:

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/05/14/ndrangheta-in-lombardia-la-cassazione-provato-lasservimento-di-domenico-zambetti/6198329/

https://www.ilsole24ore.com/art/tangenti-e-ndrangheta-viaggio-buccinasco-plati-nord-ACIGxg

https://www.ilfattoquotidiano.it/2010/09/28/ndrangheta-e-veleni-a-milano-sotto-sequestro-il-quartiere-costruito-dalle-cosche/65638/

http://www.cn24tv.it/news/188118/le-mafie-preferiscono-la-lombardia-fanno-gola-edilizia-movimento-terra-e-rifiuti.html

https://www.ilfattoquotidiano.it/2013/10/17/ndrangheta-e-politica-in-lombardia-da-sedriano-a-buccinasco-quanti-comuni-condizionati/746437/