//Quando (non) solo il trash fa notizia: la coppia Rispoli – Colombo (parte 2)

Quando (non) solo il trash fa notizia: la coppia Rispoli – Colombo (parte 2)

Il “matrimonio dell’anno” in diretta tv, tra giocolieri, carrozze e mancati permessi. La ricostruzione della love story tra Tina Rispoli e Tony Colombo e il suo lato oscuro, emerso dall’inchiesta “Camorra Entertainment” di Fanpage.

Milano, 29 marzo 2020
di C. Gazzola

Ma veniamo al cuore dell’inchiesta di Fanpage, ovvero i possibili legami tra la coppia e una delle organizzazioni criminali più ricche e potenti del mondo. I primi dubbi sollevati da Camorra Entertainment riguardano l’attività vera e propria di Tony, la musica: nel registro delle imprese italiane, infatti, non figura alcuna società a lui intestata che si occupi di musica. L’unica società associata al nome di Antonino Colombo è un negozietto di Catania, che lo stesso Tony dirà essere un regolare negozietto di dolci che lui ha gestito per qualche mese, ora chiuso. Oggi Tony, quando è invitato a cantare, si presenta quasi sempre con la consorte, che produce i suoi spettacoli. Fu proprio Tina a finanziare un grande concerto all’arena Flegrea, sei mesi dopo la morte del suo ex marito Gaetano Marino, e forse proprio grazie a lei la carriera di Tony decolla. Viene invitato soprattutto in occasioni di feste, serenate, matrimoni, arriva a cantare anche dodici o tredici volte in una sera. Tra i personaggi vicini a lui, però, appaiono fin da subito alcune figure un po’ controverse, di cui Fanpage ci fornisce qualche dettaglio in più, a partire da chi gestisce l’agenda stessa del neomelodico. L’agenzia di management e comunicazione che lo seguiva, infatti, era la Genesis Group, con sede a Milano, la quale vanta tra i clienti anche Fabrizio Corona. L’AD dell’agenzia risultava essere una ragazza di 24 anni residente in Calabria, ma colui che si presentava come amministratore e che fungeva da produttore di Tony è Agostino Iacovo. Il suo nome si ritrova nell’inchiesta Camaleonte per concorso esterno in associazione mafiosa, è stato imputato (ma assolto) per riciclaggio, truffa, associazione a delinquere e ora risulta indagato per falsa fatturazione, in quanto avrebbe creato una rete di società fittizie con cui ricicla denaro sporco. In un’altra inchiesta, Iacovo viene associato a Franco Muto, detto “il re del pesce”, boss della ‘ndrina omonima attiva nel comune di Cetraro (CS), dove la carriera del produttore ha avuto inizio. Dopo Iacovo, il nuovo manager di Tony diventa, e lo è ancora oggi, Giorgio Mascitelli, figlio di Bruno “O’ Canotto”, reggente dell’omonimo clan camorristico della periferia nord-est di Napoli, arrestato nel 2017. Individui in odore di mafia non mancano nemmeno tra i clienti di Tony: in una diretta Facebook del 2017, il neomelodico si mostra in compagnia di Nicola Inquieto, che lo ospita nella sua villa in Romania, nella città di Pitesti. Originario di Casapesenna, il piccolo comune in provincia di Caserta famoso per essere il luogo in cui si nascondeva il boss dei Casalesi Michele Zagaria, Inquieto si rifugiò in Romania, dove insieme a un altro esponente dei casalesi rilevava società in fallimento per costruire nuovi appartamenti. Arrestato nel 2018 a seguito di un mandato di arresto europeo ed estradato in Italia, Inquieto è stato recentemente condannato a sedici anni di reclusione con le accuse di associazione a delinquere di stampo mafioso, riciclaggio e autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni.

Ammettiamo per un attimo che tutti questi legami, o presunti tali, siano solamente parte della realtà professionale di Tony Colombo, per i quali potremmo anche perdonare, un po’ a fatica, la sua leggerezza. L’aspetto davvero sorprendente dell’inchiesta di Fanpage riguarda la sfera più personale del cantante, ovvero la sua relazione con Tina Rispoli. Quando i giornalisti di Non è l’Arena si recano a Secondigliano per ottenere più informazioni su Tina, quasi nessuno vuole rispondere, si preferisce di gran lunga “farsi i fatti propri”. Perché questa omertà nei confronti di una casalinga, che sostiene di aver sempre vissuto con la pensione di invalidità del marito (ottenuta a seguito della perdita di entrambe le mani) e che oggi è un’influencer e moglie di un neomelodico? Chi è davvero Tina Rispoli? Tony Colombo racconta di aver conosciuto l’attuale moglie circa dieci anni fa, in occasione di una festa organizzata dalla famiglia di lei a cui viene invitato a cantare. Ma Fanpage ha sollevato dei dubbi anche sull’origine del rapporto tra i due, il quale viene fatto risalire ai problemi economici di Tony. Nei video di Camorra Entertainment testimonia anche Tommaso Prestieri, il “boss poeta” di Secondigliano, molto vicino al “capo dei capi”, Paolo Di Lauro, dopo la morte dei fratelli Raffaele e Rosario Prestieri durante la guerra di camorra con il clan di Antonio Ruocco. Oggi è condannato all’ergastolo per i suoi omicidi, ma è diventato testimone di giustizia ed è considerato dalla magistratura una fonte particolarmente attendibile, sia per il ruolo apicale che ricopriva all’interno di uno dei clan più celebri e potenti della camorra napoletana, sia per essere stato impresario del mondo dello spettacolo e di cantanti neomelodici. Secondo Prestieri, non è inusuale che i cantanti neomelodici ottengano prestiti dalla camorra, considerati gli elevati costi per produrre un disco: si parte da 15mila Euro, che possono diventare anche cento conteggiando le varie spese di promozione. È più un subire la criminalità da parte degli aspiranti cantanti, che spesso e volentieri diventano vittime dei debiti contratti a tassi usurai al 30% che non riescono a ripagare. Lo stesso Tony Colombo, secondo una testimonianza, all’epoca aveva un debito di dodicimila Euro con i gestori dei palchi e avrebbe ottenuto un prestito da Gaetano Marino. Proprio l’ex marito di Tina Rispoli. Tra gli affiliati del clan Di Lauro, infatti, figuravano i due fratelli Marino, Gaetano e Gennaro. All’inizio degli anni ’90, i Di Lauro sono in guerra con i Ruocco, faida culminata con un attentato, conosciuto come la strage del bar Fulmine in via Monterosa, contro l’ex clan alleato, i Di Lauro appunto. La causa scatenante è la sottrazione di un’importante piazza di spaccio al controllo di Antonio Ruocco “Capa ‘e seccia” da parte di Paolo Di Lauro, detto “Ciruzzo ‘o milionario”. Nella strage del bar Fulmine rimane ucciso, tra gli altri, Raffele Prestieri, grande amico e braccio destro del capo dei capi. Nel corso della faida, tra le schiere dei Di Lauro c’è anche Gaetano Marino, il quale viene incaricato di piazzare una bomba per conto del clan. Ma nell’innescarla, qualcosa va storto e la bomba esplode prima del previsto, causando a Marino la perdita di entrambe le mani e l’attribuzione di quello che resterà il suo soprannome, “‘O Moncherino McKay”. Tommaso Prestieri racconta anche che, proprio per ricompensarlo per il suo sacrificio, ai fratelli Marino viene affidata una delle piazze di spaccio più importanti di Secondigliano, le Case Celesti, che arriva a fatturare anche centomila Euro alla settimana. Gaetano Marino si farà poi impiantare due protesi al posto degli arti, ma a causa della sua invalidità permanente sarà sempre accompagnato da una figura, detta “il maggiordomo”, che sarà le sue mani. Prima di tutto l’evento mediatico attorno alla coppia Tony&Tina, Gaetano Marino era sconosciuto ai più, mentre nel tessuto criminale è piuttosto considerato, non solo per la sua vicinanza ai Di Lauro e l’importanza della piazza che gestisce, ma anche per essere tra coloro che hanno guidato la scissione dai Di Lauro, dando inizio alla sanguinosa prima faida di Scampia che vede contrapporsi i clan alleati ai Di Lauro e gli Scissionisti. L’epilogo della sua storia è alquanto scontato in casi come questi: O’ Moncherino verrà ucciso il 23 agosto 2012 sul lungomare di Terracina, in provincia di Latina, con almeno undici colpi di pistola, mentre era in vacanza con la moglie Tina e i figli, mentre il fratello Gennaro si trova attualmente al 41bis. Per il suo omicidio, a oggi è stato recentemente condannato a 6 anni e 8 mesi dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma il pentito Pasquale Riccio, il quale avrebbe ripulito l’abitazione usata come base logistica per nascondere le armi utilizzate nell’agguato, oltre ad Arcangelo Abbinante, accusato di essere l’esecutore materiale, Giuseppe Montanera, Carmine Rovai e Salvatore Ciotola. Si ipotizza che il commando sia partito da Secondigliano per ordine del gruppo Abete – Abbinante – Notturno, all’epoca in guerra con i Marino, come si legge in un articolo di Fanpage dello scorso ottobre.

Tornando a Tony Colombo, la redazione di Fanpage è riuscita a contattare il “maggiordomo” di Gaetano, il quale testimonia il debito di Tony e descrive l’incontro avvenuto tra il neomelodico e ‘O Moncherino, che gli prestò 8mila Euro, presso una pompa di benzina vicino a casa di Tina. Nel programma di Giletti, Tony si difenderà dicendo di non aver mai posseduto un’Audi TT bianca con la quale avrebbe incontrato il boss delle Case Celesti. Tony diventa, dunque, il “menestrello” dei Marino e, dopo la morte di Gaetano, Tony e Tina iniziano una collaborazione professionale che li porta al finale che tutti conosciamo. Aprono un’etichetta discografica, la CR Colombo Rispoli Studio, sconosciuta al Fisco italiano, così come la villa con piscina soprannominata “Colombolandia” che il cantante ha regalato alla moglie, ma che risulta essere intestata a un ex politico di Forza Italia. C’è una domanda a cui lo stesso Prestieri non riesce a trovare risposta: perché, quando Marino viene ucciso, Tony Colombo viene allontanato da Napoli per tre mesi, fino a quando non arriva una persona dalla Sicilia che lo “sistema” lavorativamente parlando? Ma il neomelodico sostiene di non conoscere Prestieri, che da molti anni è assente da Napoli e che non è vero nulla di quanto dichiarato, lui non è mai stato cacciato da Napoli. Che sia vero o meno, Prestieri, considerato una fonte autorevole per i fatti di cui è a conoscenza, afferma che il grande sfarzo del matrimonio abbia un’autorizzazione occulta, quindi sicuramente camorristica, perché “Secondigliano non permette a nessuno di venire a fare il Pulcinella: uno che può fare lo spavaldo a Secondigliano è perché può farlo”. 

Ma perché tutta questa ostentazione e tutto questo clamore per un matrimonio? La spiegazione del “maggiordomo”, che Tony e Tina, per inciso, dichiarano essere estraneo alla famiglia di lei, è che Tina ha organizzato tutto ciò per far morire tutti di invidia, lei, la vedova di camorra che è diventata una star e può permettersi tutto questo. Lei, però, si rifiuta nel modo più assoluto di essere considerata vedova di camorra e si altera se qualcuno la definisce camorrista, insistendo sul suo stato di donna incensurata. Roberto Saviano ha fornito un’interpretazione molto interessante delle nozze: esse sancirebbero una nuova era per Scampia, un simbolo di pace non combinato, ma realizzato in questo clima di riappacificazione tra gli Scissionisti e quello che rimane del clan Di Lauro, per spartirsi il territorio ancora una volta. Queste sue parole, ovviamente, attirano l’ira della coppia: Tina gli dà del pazzo e del depresso che racconta sempre le stesse cose da vent’anni e Tony stesso, dopo che Giletti aveva mostrato un altro pezzo dell’intervista di Fanpage a Saviano, pensa che lo scrittore stia solo vivendo le conseguenze delle sue scelte, redditizie per lo più. Non contento, il “re dei neomelodici” accusa Piccinini di vedere troppe serie TV, di essere un fan di Gomorra e definisce l’inchiesta di Fanpage “una fiction”. Quando si dice che la classe non è acqua.

I soldi per organizzare un matrimonio in pompa magna, in ogni caso, sembrerebbero non mancare alla coppia. Secondo le indiscrezioni, Gaetano Marino avrebbe lasciato in eredità alla moglie dodici o tredici milioni di Euro, un patrimonio immobiliare di circa cinquanta proprietà intestate un po’ a lei un po’ ai figli, oltre a gioielli, orologi etc. Eppure, molto diversa è la versione di Tina, la quale in un’intervista sostiene di non aver mai saputo di essere sposata con un camorrista e di aver mantenuto la sua famiglia grazie ai mille Euro mensili ricevuti come pensione di invalidità del marito e al risarcimento statale pari a cento milioni di vecchie Lire per arretrati. Nega la conoscenza delle proprietà di cui risulta essere proprietaria e aggiunge di aver ottenuto una vincita consistente al Superenalotto nel 2003, documentata. Forse sarà solo un caso, ma il lotto, ci spiega Saviano, è uno dei business con cui la camorra ricicla e giustifica le immense quantità di denaro di cui gode. Inoltre, viene da interrogarsi come Marino sia riuscito a spiegare la perdita di ambedue le mani alle Istituzioni e come abbia ottenuto tanto di arretrati. Il conduttore di La7 pone la stessa domanda proprio a Tina: lei sapeva come suo marito si fosse procurato quell’amputazione? “Mi raccontò che si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato”. All’epoca, i due erano ancora fidanzati. E questa spiegazione è stata sufficiente per lei? Possibile che in tutti gli anni in cui hanno condiviso una casa, una famiglia non si siano mai confidati neanche una volta, che nessuna curiosità l’abbia sfiorata nemmeno per sbaglio? Com’è possibile nascondere alla propria moglie, per anni, il proprio passato, il proprio lavoro, le proprie frequentazioni? No, lei faceva solo la mamma e la moglie, non sapeva che vita avesse il marito, gli uomini non parlano dei loro affari alle donne. Eppure, nel 2004, i carabinieri della compagnia di Sorrento entrarono nell’albergo di Massa Lubrense, dove soggiornava Gaetano Marino in una camera da €300 a notte, e lo arrestarono nella hall. Lo trovarono con 450 grammi di cocaina, un’auto di lusso nuova, cinque telefonini e €30.000 in contanti. Mica male per uno che vive della pensione di invalidità. Nemmeno questo episodio ha fatto suonare un campanello d’allarme nella testa di Tina. Chissà cosa ha pensato quando pochi mesi dopo all’accaduto il suocero Crescenzo è stato ucciso davanti alla sua abitazione per mano dei sicari dei Di Lauro.

Si ringrazia la redazione di Fanpage.it, in particolare il direttore F. Piccinini e il team Backstair, per aver condotto e trasmesso l’inchiesta “Camorra Entertainment”, che ha costituito la fonte principale di questo approfondimento.